PIETRASANTA. La giunta comunale ha approvato la proposta di affidamento del materiale dell’archivio comunale depositato nei magazzini del mercato ad una ditta esterna che lo conserverà in locali idonei. Una parte consistente del materiale documentario dell’Archivio Comunale si trova attualmente depositata presso i magazzini al piano seminterrato dell’edificio ove ha sede il mercato ortofrutticolo, in condizioni di degrado che ne mettono a rischio la salvaguardia.
C’era dunque la necessità di effettuare un intervento adeguato alla necessità di porre in sicurezza in tempi rapidi i documenti, eseguendo contestualmente operazioni di scarto per diminuire la massa dei materiali da conservare.
Vista l’attuale indisponibilità di locali idonei sotto il profilo logistico e della sicurezza antincendio in grado di accogliere il materiale, è stata presa in considerazione l’eventualità di un’affidamento esterno ad una ditta specializzata in possesso dei requisiti ed autorizzazioni necessari in materia di conservazione di archivi, che fosse anche in grado di eseguire le operazioni di scarto.
È stata quindi effettuata una ricerca tra le ditte specializzate in questo ambito ed è stata individuata la Toscana Arkivi, che ha sede a Massarosa e che gestisce tra gli altri anche sezioni di archivi di Enti locali della zona quali i Comuni di Massarosa, Forte dei Marmi e Seravezza.
La ditta è in grado di offrire un capiente locale di deposito, munito di idonei impianti di climatizzazione e antincendio e dell’autorizzazione, della Soprintendenza Archivistica per la Toscana.
La ditta si è detta disponibile ad offrire presa in carico del materiale documentario, redigendone l’elenco dettagliato e condizionandolo in appositi contenitori standard; trasferimento del materiale così condizionato presso il locale di deposito della ditta e sua collocazione ordinata; effettuazione delle operazioni di selezione per lo scarto (che formalmente dovrà essere poi perfezionato, sotto il profilo amministrativo, dall’Ente); mantenimento in deposito (ed eventuale servizio di consultazione) del materiale documentario destinato alla conservazione, o in alternativa restituzione all’ente del materiale così selezionato e catalogato.
Si tratta di 650 metri lineari di faldoni per la cui conservazione è prevista una spesa di 18mila euro – di cui 12mila per le operazioni di presa in carico, inscatolamento, scarto e indiciziazione, e 6mila per il deposito di un anno.
